mercoledì 22 maggio 2013

Tecnologia

Schema di funzionamento di una centrale termoelettrica (ENEL)


Schema di funzionamento di una centrale a ciclo combinato

Schema di funzionamento di una centrale idroelettrica

Schema di funzionamento di una centrale idroelettrica geotermoelettica

Schema di funzionamento di una centrale fotovoltaica

Tecnologia

Il petrolio è una miscela di idrocarburi liquidi, gassosi e solidi. È la più importante risorsa energetica mondiale ed è anche la materia prima di base dell’industria petrolchimica che ci fornisce prodotti come le materie plastiche, le fibre sintetiche, i concimi chimici…
Il petrolio è il prodotto della trasformazione di organismi vegetali ed animali, in seguito a complessi processi fisici e chimici che si sono svolti nel corso della lunghissima storia della Terra e che hanno portato alla formazione di quelle rocce dette sedimentarie.


  • I mari della Terra sono stati popolati da innumerevoli esseri viventi, soprattutto da organismi marini molto piccoli che oggi conosciamo con il nome di plancton.
  • Alla loro morte questi organismi precipitavano sui fondali e si mescolavano ai fanghi e ai detriti che per l’erosione della crosta terrestre, i fiumi continuavano a trasportare al mare.
  • I depositi sul fondo marino formati dagli organismi morti, dai detriti e dalle sostanze minerali, prendono il nome di sedimenti.  In questi sedimenti, in assenza di aria e per l’opera di speciali batteri, a determinate condizioni di temperatura e di pressione, gli organismi si sono scomposti in sostanze chimiche formate solamente da idrogeno e carbonio: gli idrocarburi.
  • Gli idrocarburi che si formano potevano essere liquidi o gassosi.  Essendo più leggeri dell’acqua che impregnava le rocce, tendevano a risalire ed a concentrarsi nella parte più alta delle stesse: queste rocce divennero delle rocce magazzino.
  • Durante le diverse ere geologiche avvennero giganteschi sconvolgimenti della crosta terrestre e quelli che una volta erano fondali marini divennero terre emerse, o viceversa, mentre le spinte provenienti dall’interno della Terra causavano lo spostamento dei diversi strati rocciosi.

Tecnologia

La piramide degli alimenti, elaborata dal Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti, vuole indicare, in maniera semplice i comportamenti da tenere per una corretta alimentazione.
Nella piramide compaiono tutti gli alimenti e questo significa che non vi sono alimenti “buoni” o “cattivi” ma che tutti devono essere presenti ogni giorno sulla tavola, ma nelle giuste proporzioni.






  • Alla base si trovano i cereali e i loro derivati: pane, pasta, riso… Sono il fondamento della nostra alimentazione e contengono soprattutto carboidrati, ma anche una discreta quantità di proteine vegetali, vitamine e Sali minerali.
  • Al primo piano troviamo ancora alimenti d’origine vegetale: le verdure e la frutta.  Devono essere consumate ogni giorno perché ci forniscono sali minerali, vitamine e sono molto ricchi di fibre.                                  
  • Al secondo piano troviamo due gruppi d’alimenti d’origine animale: latte e formaggi da una parte; carne pesce e uova dall’altra.
    Troviamo anche i legumi, vegetali, ma ricchi di proteine.
  • Al vertice della piramide troviamo i grassi aggiunti (olio,burro..) e zuccheri aggiunti (nelle caramelle, gelati, bevande…).

Tecnologia

I carboni fossili derivano dalla lenta e graduale decomposizione che,migliaia di secoli  fa,ha subito il legno di antichissime foreste,sommerse dalle acque e sepolte poi sotto la crosta terrestre. Questa decomposizione è avvenuta in mancanza d'aria,sotto l'azione di alte temperature e pressioni e in presenza di speciali batteri. Durante questa decomposizione i tessuti hanno perduto quasi tutto l'idrogeno e l'ossigeno e si sono trasformati in carbone.
I carboni fossili più antichi risalgono alla fine dell'era primaria ,circa 300 milioni di anni fa:
Nell'era successiva,quella secondaria,a causa di giganteschi rivolgimenti della crosta terrestre,questi grandi accumuli di legname furono ricoperti da detriti terrosi e sommersi dalle acque :così si formarono le Antraciti ed i Litantraci.
I successivi spostamenti della crosta terrestre che formarono i continenti riportarono alla superficie i depositi carboniferi.
Il carbone nascosto sotto terra si presenta sotto forma di strati molto sottili detti vene. Alcune vene sono poco profonde e vengono sfruttate a cielo aperto per mezzo di gigantesche scavatrici mentre in quelle più profonde  vengono scavati numerosi pozzi e gallerie.


Derivano dalla decomposizione di piante erbacee che crescono in zone acquitrinose o palustri.
Le torbe non sono più tra i carboni fossili perché il loro processo di fossilizzazione non è ancora completato e perché non hanno più alcuna importanza come combustibile.

Si tratta di carboni fossili giovani, che si sono formati nell’era terziaria, in cui la carbonizzazione è molto più avanzata che nelle torbe. Le ligniti sono utilizzate per estrarre gas, ammoniaca, petrolio sintetico ecc….

Si tratta dei carboni fossili più importanti che si estraggono da giacimenti antichissimi, essi trovan0 impiego diretto come combustibili, sia nell’uso domestico sia in quello industriale; dai litantraci grassi si ottiene il coke metallurgico, impiegato negli altiforni, un carbone artificiale compatto e resistente.


Sono i carboni dalla formazione più antica, bruciano lentamente, con poco fumo e vengono impiegate come combustibile sia nell’industria sia nel riscaldamento domestico dove, però sono oggi sostituite, dalla nafta e dal metano.
Impieghi del carbone
Il carbone viene utilizzato per alimentare le centrali termoelettriche ed è stato per molti decenni la principale fonte energetica mondiale, fino a quando, verso la metà degli anni sessanta, non è stato superato dal petrolio.


martedì 21 maggio 2013

Geometria


  

Di queste figure noi abbiamo trovato la: SL,St, P, V, Ps.
SL= superficie laterale
ST= superficie totale
Ps= peso specifico
V= volume
P= peso





      

sabato 18 maggio 2013

Matematica

Il polinomio è la somma algebrica di due o più monomi non simili tra loro che prendono il nomi di termini del polinomio.  Un polinomio si dice intero se tutti i suoi termini sono monomi interi, si dice frazionario se almeno uno dei suoi termini è un monomio frazionario.
Un polinomio si dice omogeneo se tutti i suoi termini hanno lo stesso grado, si dice ordinato se i suoi termini si susseguono in modo che gli esponenti di una certa lettera, detta lettera ordinatrice, sono in ordine crescente o decrescente mentre si dice completo rispetto a una lettera se essa figura nel polinomio con tutte le potenze, dal grado minimo (zero) a quello massimo, in caso contrario si dice incompleto.

1) -9ab² +2abc -a²b  polinomio omogeneo
2) 4a⁴ +5a³b +3a²c +a  polinomio ordinato secondo le potenze della lettera b
3) 4x³ +2x² +5x +1  polinomio completo rispetto alla lettera a


In matematica un sistema di riferimento cartesiano è un sistema di riferimento formato, in un numero n di dimensioni, da n rette ortogonali, intersecanti tutte in un punto chiamato origine, su ciascuna delle quali si fissa un orientamento (rette orientate) e per le quali si fissa anche una unità di misura che consente di identificare qualsiasi punto del piano mediante numeri reali. Particolarmente importanti sono il caso in 2 dimensioni, nel qual caso il sistema di riferimento viene chiamato piano cartesiano, e quello in 3, usato solo per identificare la posizione di punti nello spazio.
File:Cartesian-coordinate-system.svg

L’identità è un’uguaglianza fra due espressioni (di cui almeno una letterale) verificata per qualsiasi valore delle lettere che vi figurano.
L’equazione è un’uguaglianza fra due espressioni (di cui almeno una letterale) verificata solo per particolari valori delle lettere che vi figurano.
Due equazioni si dicono equivalenti se hanno le stesse soluzioni.
Per il primo principio di equivalenza: addizionando o sottraendo ai due membri di un’equazione uno stesso numero o una stessa espressione algebrica contenente l’incognita, si ottiene un’equazione equivalente a quella data.
Per il secondo principio di equivalenza: moltiplicando o dividendo entrambi i membri di un’equazione per uno stesso numero (diverso da zero) si ottiene un’equazione equivalente a quella data.
Un’equazione di 1° grado a una incognita ridotta in forma normale, ax=b, per:
­a,b≠0 ammette la soluzione x=b/a
 e si dice determinata
-a≠0 e b=0 ammette la soluzione x=0 ed è determinata
-a=0 e b≠0 non ha soluzione e si dice impossibile
-a,b=0 ammette qualsiasi numero come soluzione e si dice indeterminata

venerdì 17 maggio 2013

protagonisti del Novecento


Claude-Achille Debussy (Saint-Germain-en-Laye, 22 agosto 1862 – Parigi, 25 marzo 1918) è stato un compositore e pianista francese. È considerato e celebrato in patria e nel mondo come uno dei più importanti compositori francesi, nonché uno dei massimi protagonisti insieme a Maurice Ravel dell'impressionismo musicale, definizione che però lui non gradiva fosse accostata alle sue opere.
Rudolph Réti ha dichiarato che l'impresa di Debussy fu la sintesi della "tonalità melodica" a base monofonica con le armonie, sebbene diverse da quelle della "tonalità armonica".





Igor' Fëdorovič Stravinskij (in russo: Игорь Фёдорович Стравинский; Lomonosov, 17 giugno 1882 – New York, 6 aprile 1971) è stato un compositore russo naturalizzato francese, e in seguito statunitense. La maggior parte dei suoi lavori rientra nell'ambito del neoclassicismo e poi della serialità, ma la sua popolarità presso il grande pubblico si deve ai tre balletti composti durante il suo primo periodo (noto come il periodo russo): L'uccello di fuoco (1910), Petruška (1911) e La sagra della primavera (1913), opere che reinventarono il genere del balletto.
Stravinskij scrisse per ogni tipo di organico, spesso riutilizzando forme classiche. La sua opera omnia include composizioni d'ogni genere, dalle sinfonie alle miniature per pianoforte.
Ottenne grande fama come pianista e direttore d'orchestra, dirigendo spesso le prime delle sue composizioni, e fu anche pubblicista. Scrisse anche due saggi di filosofia musicale, nei quali esponeva le giustificazioni riguardo alla sua visione della musica come suprema arte dinamica che non può essere mai rinchiusa in canoni prestabiliti e un libriccino teorico intitolato Poetica della musica, in cui tra le altre cose dichiara che la musica è incapace "di esprimere niente altro che se stessa". In questa luce si può intendere il suo radicale antiwagnerismo. Craft trascrisse inoltre numerose interviste con il compositore, in seguito pubblicate sotto il titolo di Conversazioni con Stravinskij.
Tipico russo cosmopolita, Stravinskij fu uno dei più apprezzati compositori del XX secolo, sia nel mondo occidentale che nel suo paese d'origine.


Béla Viktor János Bartók (Nagyszentmiklós, 25 marzo 1881 – New York, 26 settembre 1945) fu un compositore, pianista ed etnomusicologo ungherese. Studioso della musica popolare dell'Europa orientale e del Medio Oriente, fu uno dei pionieri dell'etnomusicologia.



La musica elettronica

Nello sviluppo dei mezzi di riproduzione del suono e delle sofisticate apparecchiature elettroniche, i compositori degli anni Cinquanta trovano ulteriori stimoli creativi. Il registratore e il sintetizzatore sono infatti strumenti che consentono di ottenere sonorità mai sentite prima, di controllare e di trasformarle a proprio  piacimento.
L’interesse che spinge i musicisti verso la musica elettronica si basa principalmente  sul timbro, sulla qualità dei suoni sella melodia, sull’armonia o sulla combinazione di strutture più o meno complesse.
Nascono così avventure sonore curiose e spesso affascinanti: protagonisti principali di queste avventure sono alcuni compositori nati intorno agli anni Venti, come Boulez, Stockhausen, Maderna, Berio, Ligeti, per i quali la libertà del comporre al di fuori delle regole e della tradizione è ormai una pratica consolidata.






Schönberg e la dodecafonia

La dodecafonia è una tecnica di composizione ideata da Arnold Schönberg (1874-1951), esposta in un articolo del 1923 intitolato Komposition mit 12 Tönen ("Composizione con 12 note"). Ha lo scopo di sostituire le funzioni presenti nella musica tonale e permettere al compositore di creare brani complessi strutturati sul principio della pantonalità (termine usato da Schönberg in luogo di atonalità, che egli respingeva in quanto intrinsecamente contraddittorio). Affermava che "nella musica non c'è forma senza logica e non c'è logica senza unità".
La dodecafonia, secondo taluni, non va considerata come un momento di rottura con la musica del passato, ma il tentativo di conciliare le scoperte espressive della musica contemporanea ed in particolare della musica espressionista con la tradizione. Tuttavia vi è chi ha tentato di confutare questa posizione, come in particolare Hans Sedlmayr nel suo La rivoluzione dell'arte moderna.

La musica colta nel Novecento


All’inizio del XX secolo la sala da concerto è uno dei caposaldi della vita musicale delle principali città europee e nordamericane.
La cura particolare delle forme, degli arredi e dei materiali di rivestimento contribuisce al miglioramento dell’acustica, obbiettivo fondamentale e irrinunciabile, nella costruzione dei nuovi edifici.
I repertori delle sale da concerto rivelano una tendenza destinata a crescere con il progredire del secolo: le musiche che vi si eseguono appartengono sempre più al passato e sempre meno al presente.
Questa tendenza asseconda il gusto sostanzialmente tradizionalista del pubblico, che accetta con fatica la musica della propria epoca, soprattutto se particolarmente innovativa e coraggiosa.
Diversamente da quanto avviene nel teatro d’opera, il pubblico che frequenta le sale da concerto è meno interessato all’occasione mondana e matura nuove abitudini d’ascolto.
Parallelamente alla diffusione delle sale da concerto, si moltiplicano le istituzioni concertistiche e le orchestre sinfoniche, prestigiosi complessi stabili che effettuano tournées in tutto il mondo. Nasce un nuovo divismo, legato alla figura del direttore d’orchestra, figura più che mai necessaria per governare la complessità crescente delle partiture.