venerdì 7 dicembre 2012

Il suono e il fraseggio

Il suono (dal latino sonum) è la sensazione data dalla vibrazione di un corpo in oscillazione. Tale vibrazione, che si propaga nell'aria o in un altro mezzo elastico, raggiunge l'apparato uditivo dell'orecchio che, tramite un complesso meccanismo interno, è responsabile della creazione di una sensazione "uditiva" direttamente correlata alla natura della vibrazione, in particolar modo è la membrana timpatica che subendo delle variazioni di pressione entra in vibrazione.

   

L'Improvvisazione e lo swing

Improvvisazione il proprio assolo non vuol certo dire suonare la prima cosa che passa per la testa: la creatività si deve muovere all'interno di regole ben precise.
Bisogna naturalmente seguire il ritmo dell'accompagnamento, vale a dire "andare a tempo", ma è indispensabile anche rispettare l'armonia, gli accordi del brano; infine si deve concordare il momento e la durata del proprio assolo improvvisato con gli altri componenti del gruppo.

Lo swing è un genere musicale jazz, nato negli anni venti ed evolutosi fino a divenire un genere definito nel 1935 negli Stati Uniti. Lo swing si distingue per un caratteristico movimento della sezione ritmica e per un tipo di esecuzione delle note con un ritmo "saltellante" (o "dondolante", appunto swing in inglese).

Il Tema


Nelle due interpretazioni il tema melodico è naturalmente lo stesso, ma quanti abbellimenti, "decorazioni" e note di commento troviamo nella versione jazzistica.
Quando poi la voce lascia spazio agli strumenti questi si lanciano nei loro assoli e il tema, da motivo portante del brano, diviene spunto e occasione per proporre l'improvvisazione dei vari musicisti.
Nell'esempio da noi ascoltato inizia il sassofonista, poi è la volta della tromba e ancora del sax prima della ripresa del canto, mentre pianoforte, basso e batteria mantengono il ruolo d'accompagnamento ritmico e armonico.
Nella versione pop il tema è l'elemento centrale attorno al quale ruota tutta l'esecuzione, della voce del cantante all'arrangiamento, mentre in quella jazzistica viene lasciata ampia libertà ai singoli elementi della band che possono così lanciarsi in continue invenzioni.
Infatti nel jazz l'improvvisazione è così importante da costituire il motivo di maggior interesse del brano, più del tema musicale, ed è quindi a essa che va delicata la maggior attenzione all'ascolto.
In campo jazzistico ha relativamente poca importanza l'autore del brano che viene suonato, mentre i veri protagonisti sono proprio i solisti che si distinguono per un'abilità strumentale spesso assolutamente straordinaria.

Il Jazz

Il jazz è un genere musicale di origine statunitense nato nei primi anni del XX secolo nelle comunità afroamericane del sud degli Stati Uniti. Frutto di una confluenza di tradizioni musicali africane ed europee, le sue caratteristiche peculiari sono l'uso intenso di improvvisazione, il ritmo swing spesso sincopato, la poliritmia e il tono malinconico dato dall'uso delle blue note.
Sin dai primi tempi il jazz ha incorporato nel suo linguaggio i generi della musica popolare americana, dal ragtime, al blues, alla musica leggera e colta dei grandi compositori americani. In tempi più recenti il jazz si è mescolato con tutti i generi musicali moderni anche non statunitensi, come il samba, la musica caraibica e come il rock.
Il jazz si è trasformato, nel corso di tutto il XX secolo, evolvendosi in una gran varietà di stili e sottogeneri: dal dixieland di New Orleans dei primi anni, allo swing delle big bands negli anni trenta e quaranta, dal bebop della seconda metà degli anni quaranta, al cool jazz e al hard bop degli anni cinquanta, dal free jazz degli anni sessanta alla fusion degli anni settanta, fino alle contaminazioni con il funk e l'hip hop dei decenni successivi.

martedì 13 novembre 2012

Un brano del genere Spiritual

                           We shall overcome


We shall overcome,
we shall overcome,
we shall overcome some day.
Oh deep in my heart, I do believe,
we shall overcome some day.

We’ll walk hand in hand,
We’ll walk hand in hand,
We’ll walk hand in hand some day.
Oh deep in my heart, I do believe,
we shall overcome some day.

We shall live in peace,
We shall live in peace,
We shall live in peace, some day.
Oh deep in my heart, I do believe,
we shall overcome some day.

We are not afraid,
We are not afraid,
We are not afraid today.
Oh deep in my heart, I do believe,
we shall overcome some day.

Un brano del genere Gospel

                                     Oh, happy day


Oh happy day  (oh happy day)
Oh happy day  (oh happy day)
When Jesus washed  (when Jesus washed)
Oh when he washed  (Oh when he washed)
when Jesus washed  (when Jesus washed)
He washed my sins away  (oh happy day)
Oh happy day.  (oh happy dy)   (oh happy day)
He taught me how  (oh, he taught me how)
to watch  (to watch)
fight and pray  (to fight and pray)
fight and pray.
And live rejoicing every day,
Oh yeah, every, every day.
Every day!
Oh happy day.

Un brano del genere Plantation Song


                                   Pick a bale of cotton

Jump dow turn around,
pick a bale of cotton,
Jump down turn around
pick a bale a day.

Jump dow turn around,
pick a bale of cotton,
Jump down turn around
pick a bale a day.

Oh Lordy, pick a bale of cotton,
oh Lordy, pick a bale a day. 
Oh Lordy, pick a bale of cotton,
oh Lordy, pick a bale a day. 

Pick a, Pick a, Pick a, Pick a, Pick a bale of cotton.
Pick a, Pick a, Pick a, Pick a, Pick a day.
Pick a, Pick a, Pick a, Pick a, Pick a bale of cotton.
Pick a, Pick a, Pick a, Pick a, Pick a day.

Citato da internet

Un brano del genere Spiritual

                                                    Nobody Knows 


Nobody Knows the  trouble I’ve seen,
nobody  knows but Jesus.
Nobody knows the trouble I’ve seen,
Glory Hallelujah!

Sometimes I’m  up, sometimes I’m down,
oh yes, Lord,
sometimes I’m  almost to the ground,
oh yes, Lord!
Oh, nobody…

Il Jazz

                          Le origini del Jazz

La storia del jazz, come quella di molti altri generi musicali popolari, soprattutto quelli che affondano le loro radici nella tradizione degli schiavi afroamericani (primo fra tutti il blues), è assai povera di documenti e riferimenti, in special modo per quanto riguarda le origini e i primi anni.
Le prime fonti orali sulla nascita del jazz a New Orleans risalgono ai primi anni del XX secolo mentre le prime fonti scritte al decennio successivo. Il jazz fu creato dagli africani deportati negli Stati Uniti e schiavizzati, che cantavano per alleggerire il lavoro. Il genere si sviluppò in modo esponenziale tra il 1915 e il 1940, diventando la musica da ballo dominante tra il 1930e il 1940, anni in cui i brani delle big band si trovavano regolarmente ai primi posti delle classifiche. A questo periodo seguirono diversi decenni in cui il jazz si caratterizzò in maniera crescente come una musica d'arte, tipicamente afroamericana. Nel frattempo il pubblico statunitense del jazz si assottigliò, mentre la musica destava un crescente interesse in Europa e nel resto del mondo.
Questa tendenza, iniziata col movimento bebop nel 1945, raggiunse l'apice negli anni sessanta con il movimento free jazz, che mirava all'emancipazione totale del musicista.
Seguì un periodo di involuzione e di marginalizzazione che terminò negli anni ottanta, durante i quali una generazione di giovani musicisti infuse nuova vita perseguendo diverse tendenze anche in assenza di uno stile dominante: nacquero così diverse scuole di jazz europeo, uno stile main stream, che faceva riferimento al periodo degli anni cinquanta, e diverse contaminazioni che proseguivano l'esperienza fusion arrivando ad uno stile che viene detto acid jazz o che guardavano con interesse a tradizioni musicali etniche in direzione della world music.
Anche l'industria discografica tornò ad interessarsi delle sonorità del jazz - se non della sua estetica - promuovendo vari artisti specialisti di smooth jazz, un tipo di jazz estremamente alleggerito.
La musica jazz rappresenta oggi circa il 3% della produzione musicale nordamericana, ma ha seguaci in tutto il mondo.



domenica 11 novembre 2012

La schiavitù


LO SCHIAVISMO
Lo schiavismo è quel sistema sociale ed economico basato sulla schiavitù, e quindi dell'imposizione di diritti di proprietà sulla persona. Secondo definizione dell'ONU, la schiavitù è
« lo stato o la condizione di un individuo sul quale si esercitano gli attributi del diritto di proprietà o taluni di essi, e lo «schiavo» è l’individuo che ha tale stato o condizione »
(Nazioni Unite, Convenzione supplementare sull'abolizione della schiavitù, del commercio di schiavi e delle istituzioni e pratiche analoghe alla schiavitù)
Storicamente il proprietario di uno schiavo aveva diritto di vita e di morte su di esso e sulla sua famiglia, e aveva diritto a sfruttarne il lavoro senza fornire nessun compenso; spesso il costo per il lavoro degli schiavi era limitato al necessario per la loro sopravvivenza. Uno schiavo poteva nascere in questa condizione, se figlio di schiavi, oppure poteva perdere la libertà in determinate situazioni, le più comuni delle quali erano la cattura in guerra o la schiavitù per debiti, per cui un debitore, se non era in grado di rimborsare il proprio creditore, diventava egli stesso una sua proprietà.
La definizione dello schiavismo comporta innumerevoli problemi: infatti esistono le più svariate forme di transizione tra rapporti di semplice sfruttamento e rapporti di schiavitù vera e propria (un caso classico di forma di transizione, assai diffuso del Medioevo, era ad esempio la servitù della gleba). La complessità del problema rende perciò arduo valutare statisticamente il fenomeno nelle varie società (tra cui quella attuale). Tra le varie e numerose forme di schiavismo moderno, particolarmente vergognosa è la piaga della schiavitù di bambini reclutati a scopi militari, o di soddisfacimento sessuale, o per i lavori forzati nell'agricoltura.
In quanto segue, si ripercorrono alcune tappe storiche del fenomeno, cominciando dall'antichità classica. Secondo la maggior parte delle fonti, il termine schiavo deriva dal termine "slavo", in quanto nel medioevo il commercio di schiavi si riforniva soprattutto nell'Europa orientale.(l'etimo è tuttavia contestato). Questo è vero soprattutto nella lingua inglese, dove sia per schiavo che per slavo si usa la stessa parola (slave).


LA DECULTURAZIONE
In etnologia, termine con cui si indica il processo distruttivo di una cultura da parte di una cultura dominante, operato tramite l'imposizione di modelli culturali, modi di vita, tecnologie diverse. Ciò può avvenire forzatamente, spesso accompagnato da vero e proprio etnocidio e genocidio, in seguito all'occupazione di un territorio da parte di popolazioni straniere, o alla dispersione e frammentazione di un popolo operata dai conquistatori. Meno immediata, ma più devastante, è la deculturazione prodottasi in seguito all'egemonia culturale esercitata, anche indirettamente, da un popolo tramite la sua superiorità economica e tecnologica, mediata dall'affermazione di un più vantaggioso modo di vita materiale. 

Blues

IL BLUES

Il blues è una forma musicale vocale e strumentale la cui forma originale è caratterizzata da una struttura ripetitiva di dodici battute e dall'uso, nella melodia, delle cosiddette blue note.
Le radici del blues sono da ricercare tra i canti delle comunità di schiavi afroamericani nelle piantagioni degli stati meridionali degli Stati Uniti d'America (la cosiddetta Cotton Belt). La struttura antifonale (di chiamata e risposta) e l'uso delle blue note (un intervallo di quinta diminuita che l'armonia classica considera dissonante e che in Italia valse al blues il nomignolo di musica stonata) apparentano il blues alle forme musicali dell'Africa occidentale.
Molti degli stili della musica popolare moderna derivano o sono stati fortemente influenzati dal blues.
Sebbene ragtime e spiritual non abbiano la stessa origine del blues, questi tre stili musicali afroamericani si sono fortemente influenzati tra loro. Altri generi sono derivazioni o comunque sono stati fortemente influenzati da questi: jazz, bluegrass, rhythm and blues, talking blues, rock and roll, hard rock, hip-hop, musica pop in genere.
La ricerca musicale di molti artisti ha portato il blues, e soprattutto il jazz, a contatto con molteplici realtà musicali, creando stili sempre nuovi e differenti.

Ballate

LE BALLATE

La ballata è una forma di poesia chiamata anche canzone a ballo perché destinata al canto e alla danza, è un componimento che si trova in tutte le letterature di lingua romanza e ha una particolare struttura. Inoltre era particolarmente caratteristica della poesia popolare Britannica e Irlandese dal periodo del Tardo Medioevo fino al 1800; usata ampiamente in Europa e più tardi in America, Australia e in Nord Africa. Questo tipo di poesia fu spesso utilizzata dai poeti e dai compositori a partire dal 1700 per produrre ballate liriche.

Spiritual

LO SPIRITUAL

Lo spiritual è una musica afro-americana, usualmente con un testo religioso cristiano. Originariamente monofonica e a cappella, questo genere musicale è antecedente al blues. Lo spiritual è l'antenato del jazz. Solitamente gli schiavi neri cantavano queste canzoni, accompagnandosi con rumori prodotti da coperchi di pentole e lattine, al fine di battere il tempo. Lo spiritual era un canto spirituale, come dice il nome stesso, che veniva dedicato a Dio per alleviare i dolori e le sofferenze della schiavitù. I termini nero spiritual, black spiritual, e afro-american spiritual sono tra loro sinonimi; nel XIX secolo il termine jubilee era più diffuso (soprattutto tra gli afroamericani; i bianchi spesso chiamavano queste canzoni degli schiavi). Qualche musicologo invece li chiama canti folk degli afroamericani.

Work Song

IL WORK SONG

Per canto di lavoro si intende un brano musicale strettamente connesso a una specifica forma di lavoro spesso cantato durante lo svolgimento di una mansione, spesso per mantenere tempo e coordinazione; oppure una canzone legata a una mansione o a un mestiere, che può essere un racconto o una descrizione correlata, o ancora una canzone di protesta.
Work Song è uno standard jazz composto da Nat Adderley negli anni sessanta e reso famoso dai gruppi dove egli militò assieme al fratello Julian (Cannonball).



sabato 10 novembre 2012

I protagonisti della musica nell'età Romantica

Franz Schubert : 
 Nato a Vienna nel 1797, conosce un'infanzia modesta, durante la quale la sua vocazione musicale è contrastata dal padre, maestro di scuola che lo preferirebbe insegnante.
Studia comunque pianoforte, organo e canto, per giungere alle prime composizioni all'età di dodici anni.
Nel 1818 abbandona definitivamente la strada dell'insegnamento e si consacra al mestiere di musicista, nonostante ciò non gli assicuri un tenore di vista soddisfacente.
La sua sussistenza materiale è infatti appena garantita dai numerosi amici: aristocratici, ricchi borghesi, intellettuali e artisti che Franz ricambia animando divertenti serate impegnate sulla musica, dette appunto Schubertiadi.
L'inestimabile valore della sua musica sarà però apprezzata adeguatamente solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1828 a causa di una febbre tifoide, quando il compositore ha appena trentuno anni.
Solo allora infatti viene pubblicata ed eseguita la maggior parte delle sue opere, tra le quali otto sinfonie e vari lavori sacri o destinati al teatro.
Soprattutto però spicca la musica da camera e uno sterminato numero di lieder. Fondamentali anche le pagine per pianoforte solo, che appaiono cantabili ed espressive, lontane da ogni pretesa di virtuosismo spettacolare. Attraverso questa straordinaria produzione, quasi sempre di altissimo livello, Schubert si impone come il più importante contemporaneo di Beethoven e più di questi già orientato verso la stagione romantica che in quegli anni va iniziando.

Fryderyk Chopin :
Nato nel 1810 vicino a Varsavia, in Polonia, da una famiglia di modeste condizioni economiche Chopin è un musicista assai precoce: le sue composizioni, probabilmente trascritte dal padre quando Fryderyk, pur suonando già, non sa né leggere né scrivere la musica, sono pubblicati alla fine del 1817 e il suo primo concerto avviene nel 1818.
Dopo il 1822 Chopin continua da autodidatta lo studio del pianoforte e qualche anno più tardi entra al Conservatorio di Varsavia per studiare composizione.Un viaggio a Parigi gli consente di farsi apprezzare come pianista e di entrare in rapporto con la società parigina: Chopin conosce così i musicisti e gli intellettuali del movimento romantico.
Nello stesso anno lo raggiunge la notizia che l'insurrezione di Varsavia contro lo zar è terminata tragicamente; decide dunque di stabilirsi nella capitare francese, vivendo del suo lavoro di insegnante di pianoforte e dando concerti nei salotti. La sua fama di compositore e pianista cresce al punto di essere chiamato per ben tre volte a suonare davanti al re Luigi Filippo, privilegio a sai raro in quel periodo. 
Muore nel 1849, probabilmente di tisi polmonare.

sabato 3 novembre 2012

LE SCUOLE NAZIONALI


L'elemento popolare così caro al romanticismo percorre gran parte della musica dell'Ottocento ed emerge nei lieder (canzoni di origine popolare) di Schubert e Schumann, nelle mazurke di Chopin, nelle rapsodie di Liszt e di Brahms, ma si afferma prepotentemente, a partire dalla seconda metà del secolo, nelle scuole nazionali.
Nei paesi oppressi dalle dominazioni straniere, il desiderio di indipendenza e di libertà si esprime anche nel linguaggio musicale, che va alla riscoperta delle proprie traduzioni di musica popolare e mette a punto un nuovo repertorio nazionale basato su di esse.

citato da internet

giovedì 1 novembre 2012

Le forme della musica romantica

LA FORMA MUSICALE:

In genere le composizioni musicali sono costruite seguendo una forma prestabilita.
La forma è la struttura con la quale si organizzano le frasi e i periodi all'interno di un brano musicale.
Esistono molti tipi di forme musicali:
- Alcune sono regolate da schemi molto rigidi e precisi;
- Altre sono più libere e"flessibili"e offrono maggior spazio alla fantasia del compositore.
Le forme monopartite
costituite da un'unica sezione che si ripete uguale o variata.
Le fome bipartite
basate sul contrasto tra due parti diverse tra loro
Le forme tripartite
presentano una struttura simmetrica che si basa sui criteri del contrasto e della ripetizione
Le forme polifoniche
basate sulla sovrapposizione e intreccio di più linee melodiche
Le forme libere
il compositore non utilizza più su schemi predefiniti ma segue liberamente la propria ispirazione musicale
Le forme narrative
la musica si profigge di raccontare o illustrare qualcosa (un testo,una poesia,un quadro)

LA MUSICA NELL'ETA' ROMANTICA

La cultura romantica

Il Romanticismo è stato un movimento artistico, musicale, culturale e letterario sviluppatosi in Germania (Romantik) preannunciato in alcuni dei suoi temi dal movimento preromantico dello Sturm und Drang, al termine del XVIII secolo e poi diffusosi in tutta Europa nel secolo seguente.
Il termine "Romanticismo" viene dall’inglese romantico che nella metà del XVII secolo usava questo termine riferendolo a ciò che rappresentava non la realtà ma quello che veniva descritto in termini "romanzeschi" in certa letteratura come quella dei romanzi cavallereschi. Accanto a questo primo significato si sviluppò e alla fine prevalse nel XVIII secolo quello di "pittoresco" riferito non solo a ciò che veniva artisticamente raffigurato ma soprattutto al sentimento che ne veniva suscitato.






La musica romantica

lunedì 1 ottobre 2012

L' Italiana in Algeri

L'Italiana in Algeri è un'opera lirica di Gioachino Rossini.


1930-Italiana-in-Algeri.jpgIl libretto di Angelo Anelli, un dramma giocoso in due atti, appartiene al genere dell'opera buffa ed era stato scritto per la musica di Luigi Mosca, autore pure lui di un'opera omonima rappresentata per la prima volta nel 1808. Com'era abbastanza d'uso allora, Rossini riprese lo stesso libretto (con alcuni cambiamenti affidati aGaetano Rossi) e scrisse la sua opera con lo stesso titolo. Il melodramma venne rappresentato per la prima volta al Teatro San Benedetto di Venezia ed ebbe subito un ottimo successo, anche grazie alla compagnia di canto comprendenteMarietta Marcolini e Filippo Galli. Ancora oggi, insieme a Il barbiere di Siviglia e alGuglielmo Tell, è una delle opere di Rossini più rappresentata nei repertori di tutti i teatri lirici.
La commedia si ispira ad un fatto di cronaca realmente accaduto: la vicenda di Antonietta Frapolli, signora milanese rapita dai corsari nel 1805, portata nell'haremdel Bey di Algeri Mustafà-ibn-Ibrahim e poi ritornata in Italia.
Pare che l'allora ventunenne Rossini abbia composto l'opera in soli 18 giorni.
Per la perfetta commistione fra sentimentale, buffo e serio, l'opera è stata definita da Stendhal come "la perfezione del genere buffo".


GLOSSARIO

Melodramma = dal greco μέλος = canto o musica + δρᾶμα = azione scenica)è sinonimo di opera.
Il termine è talvolta utilizzato anche per indicare il libretto di un'opera (ad esempio, ci si riferisce comunemente ai libretti di Pietro Metastasio usando la parola "melodrammi"), interpretando l'etimologia come dramma per canto anziché come abbinamento di canto e azione.


 

Teatro = Il teatro è un insieme di differenti discipline, che si uniscono e concretizzano nell'esecuzione di un evento spettacolare dal vivo.
Da Aristotele ai giorni nostri, il termine ha subito diverse interpretazioni e sviluppi, ed è certo che il dibattito intorno ad una definizione esaustiva dell'evento teatrale continuerà in futuro.

Retropalco = s.r.l. è una società di Servizi per lo Spettacolo che organizza eventi teatrali e musicali, gestendone il management artistico, l’organizzazione logistica e le attività di ufficio stampa, promozione e comunicazione. Retropalco s.r.l. ha competenze nella gestione di archivi musicali e, attraverso le Edizioni Sconfinarte si occupa dell’edizione, diffusione ed esecuzione di musica contemporanea.
Retropalco ha inoltre la proprietà esclusiva di un programma ideato per Associazioni Culturali, che permette una facile e veloce gestione online di tutte le attività associative.

Palcoscenico = Il palcoscenico (o palco) è l'elemento della scena sopra cui si svolge l'azione teatrale. In genere costituito di tavole di legno, all'interno di un edificio teatrale. Il palcoscenico nasce con la costruzione degli antichi teatri romani. Precedentemente nel teatro greco gli attori recitavano nell'orchestra (lo spazio semicircolare circondato dalle gradinate).

martedì 25 settembre 2012

IL MONDO MUSULMANO


Il mondo musulmano in rivolta contro le vignette satiriche



Latitudes si occupa di turismo e di viaggi. Quindi è logico che rivolga la sua attenzione anche a fatti che, creando tensioni e fomentando scontri di civiltà, mettono a repentaglio la pacifica convivenza tra i popoli, la sicurezza e il piacere di viaggiare. Sugli avvenimenti che in questi giorni scuotono il mondo arabo il condirettore di Latitudes, Federico Klausner esprime il proprio personale pensiero:
“In questi giorni bruciano bandiere USA e bandiere francesi. Bruciano il Medio Oriente e il mondo arabo. Dovunque rivolte e morti. Tra chi ha dimostrato la propria rabbia per quella che, a torto o a ragione, ha considerato un’offesa alla religione, e chi, incolpevole, quella rabbia ha subito. I fatti sono noti: “L’innocenza dei Musulmani” un film (?) di serie C, raffazzonato con fondali di cartapesta e attori sconosciuti è stato girato da un regista di film porno con 5 milioni di US$ di ambigui finanziatori cristiano-copti, cittadini USA.


La trama, irrilevante, ha l’unico dichiarato scopo di collegare una serie di insulti gratuiti alla religione islamica e al suo profeta, dipinto come pedofilo. Destinato di proposito a incendiare gli animi più che a deliziare platee, il film è stato immediatamente diffusoo sul web dal reverendo piromane Terry Jones, noto al mondo per avere incenerito in diverse occasioni pagine del Corano, più che per prediche ispirate. L’effetto già devastante, che in Libia ha provocato la morte dell’ambasciatore americano a Bengasi nell’assalto all’ambasciata, è stato ulteriormente amplificato dalle vignette del giornale satirico francese Charlie Hebdo che raffigurano Maometto nudo, quando nell’islam neppure la raffigurazione è concessa.  I governi occidentali si trovano in imbarazzo, dovendo da un lato difendere la libertà di espressione e di stampa, dietro cui i responsabili di questi episodi si trincerano, dall’altra temendo gli effetti delle ritorsioni.

I PROTAGONISTI

Claudio Monteverdi
  Nasce a Cremona nel 1567, dove studia canto, viola e composizione. A soli quindici anni esordisce come compositore con una raccolta di mottetti a tre voci.
Nel 1587 pubblica il Primo Libro de Madrigali a 5 voci, genere in cui rivela il suo straordinario talento e che lo rende famoso in tutta Europa. Nel 1590 entra al servizio di Vincenzo I duca di Mantova. Al 1607 risale la sua prima opera teatrale, l'Orfeo, accolta così trionfalmente che anche i teatri delle altre città si contendono il privilegio di rappresentarla.
Seguono altre opere e successi, ciò nonostante il servizio a corte è gravoso e mal retribuito.
Così, quando muore improvvisamente il duca, Monteverdi abbandona Mantova e nel 1613 si trasferisce a Venezia dove viene assunto come maestro di musica della Serenissima Repubblica e dove mantiene tale incarico sino alla morte, avvenuta nel 1643.
A Venezia egli si dedica alla musica sacra, pur senza tralasciare il madrigale e il teatro musicale, per il quale scrive Il ritorno di Ulisse in patria e L'invocazione di Poppea.


Gioacchino Rossini
  Quando Rossini, a soli trentasette anni e al culmine del successo, decide di ritirarsi dalle scene e di non comporre più per il pubblico, s'interrompe una delle carriere più folgoranti che la storia del teatro musicale abbia mai conosciuto. D'altra parte l'intero percorso artistico di Rossini risulta del tutto straordinario: nato a Pesaro nel 1792, a dodici anni compone già le sue prime sonate per archi e due anni più tardi la sua prima opera.
Compie gli studi al Liceo musicale di Bologna e nel 1810 mette in scena a Venezia La cambiale di matrimonio, opera buffa che incontra subito un discreto successo e che costituisce il primo di molti altri lavori destinati ai teatri veneziani, tra cui spicca L'italiana in Algeri. Negli anni successivi scrive alcune tra le sue opere più celebri: Il turco in Italia - Il Barbiere di Siviglia e La Cenerentola.
Con questi lavori, caratterizzati da un irresistibile umorismo, Rossini raggiunge nell'opera buffa risultati rimasti poi insuperati.
Contemporaneamente alla produzione comica, avvia importanti lavori anche nel genere serio (Otello - Mosè in Egitto - La donna del Lago) che aumentano di numero con l'avanzare degli anni e che culminano nella composizione del Guglielmo Tell, che avviene a Parigi nel 1868.

domenica 23 settembre 2012

IL MELODRAMMA NELL'OTTOCENTO

- Il teatro delle meraviglie

  E' il 1831: il sipario si chiude sul finale dell' Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini e il pubblico veneziano che assiste alla prima rappresentazione dell'opera ne decreta il trionfo.
Per il giovane compositore italiano è l'inizio di una folgorante carriera: l'intreccio di questo dramma giocoso è davvero appassionante, non parliamo poi delle scenografie, delle luci e dei costumi.
E poi i cantanti, che voci straordinarie..!!
Che interminabili gorgheggi...!!
Che intrecci di voci nei finali di ciascun atto..!!

- Il melodramma le ragioni di un successo

  Il melodramma è un genere di teatro dove i personaggi si esprimono con il canto e la musica. La musica non accompagna le parole, ma è la parte fondamentale della rappresentazione e da essa dipendono tutti gli altri elementi che formano lo spettacolo.
Breve storia:
Già nella tragedia greca la poesia si univa alla musica; così pure nel Medioevo, nelle scene di argomento religioso e profano, si utilizzano accompagnamenti musicali.
Nel XV sec a Firenze, un gruppo di studiosi, la cosiddetta Camerata Fiorentina, era solito riunirsi nelle case dei nobili (in particolare a Palazzo Bardi da cui il nuovo nome “Camerata dei Bardi” ), per sperimentare semplici melodie ispirandosi al modello dell’antica musica greca.
Nacque così un tipo di musica a metà fra il canto e il recitato eseguita da un solista e accompagnata dalla melodia degli strumenti.
Questo nuovo stile fu applicato a due opere teatrali del poeta Rinuccini(1550-1620); tuttavia il vero e primo grande autore di opere liriche fu Claudio Monteverdi il quale determinò definitivamente il principio fondante del melodramma e cioè che la musica è privilegiata o almeno ha pari dignità delle parole.
All'affermazione di questo nuovo genere contribuì fortemente la costruzione dei primi teatri lirici, costruiti con accorgimenti del tutto nuovi soprattutto in termini acustici.
XVIII - XIX sec
Il melodramma trionfò e si diffuse rapidamente potendo contare su grandi compositori:
in Germania su Mozart e più tardi su Wagner;
in Italia ci fu l'affermazione di grandi nomi della lirica tra cui ricordiamo in particolare:
  • Rossini
  • Bellini
  • Donizetti
  • Verdi
  • Puccini
di cui ci siamo occupati in questo nostro approfondimento a ricordo dei 150 anni dalla sua nascita.

sabato 22 settembre 2012

MICROSOFT EXCEL

Microsoft Excel è un programma prodotto da Microsoft, dedicato alla produzione ed alla gestione dei fogli elettronici. È parte della suite di software di produttività personale Microsoft Office, ed è disponibile per i sistemi operativiWindows e Macintosh. È attualmente il foglio elettronico più utilizzato.
Ecco un video per vedere come funziona.

http://www.youtube.com/watch?v=GMl1r9OgI3U&noredirect=1




citato da internet 

mercoledì 6 giugno 2012

TROVATORI E TROVIERI

  All'inizio del XII secolo in Europa si inizia a respirare un'aria nuova. La vita nei castelli lentamente si ingentilisce e i signori cominciano a dedicarsi anche ad attività di pace e di cultura. a partire dalla Francia si sviluppa la poesia cortese che conferisce grande risalto alla figura  della nobildonna, facendone l'oggetto di devozione, di ammirazione e di amore da parte dei trovatori (nella Francia del sud) e dei trovieri (nella Francia del nord).
Questi singolari personaggi sono per lo più nobili che amano dilettarsi nelle lettere e nella musica, componendo versi e a volte, anche la melodia sulla quale cantarli.
I testi di queste poesie-canzoni parlano in genere dell'amore, della natura o celebrano imprese cavalleresche e stando alle illustrazioni dell'epoca, il trovatore li canta da solo, talvolta accompagnato da un menestrello che suona la viella.

LA MUSICA PROFANA NEL MEDIOEVO

Il castello

Menestrelli
  Il castello di Chillon (Château de Chillon) è situato sulla riva del lago di Ginevra, vicino a Montreux Svizzera. Esso consta di 100 costruzioni indipendenti che furono gradualmente unite e che adesso formano un unico edificio.
Le parti più vecchie del castello non sono state definitivamente datate, ma la prima registrazione scritta è del 1160 o 1005. Dalla metà del dodicesimo secolo il castello fu dimora dei conti di Savoia, e fu espanso nel tredicesimo secolo da Pietro II di Savoia. Il castello non fu mai conquistato dopo un assedio, ma cambiò proprietà mediante trattative.
Edificato sopra un isolotto roccioso, che aveva la funzione di difesa naturale, mostra ad est (verso la terraferma) una doppia cinta muraria, feritoie ed un fossato. Vi sono 3 corti che si succedono dall'entrata: la bassa corte, la corte del castellano e la corte d'onore. La stanza dei conti di Savoia è abbellita da affreschi del XIV secolo con bestiame al pascolo, mentre la cappella ha affreschi coevi con righe ondulate e figure religiose.
Esso fu reso popolare da Lord Byron, che scrisse il poema Il prigioniero di Chillon nel 1816, su François de Bonivard, un monaco e politico ginevrino che vi fu imprigionato dal 1530 al 1536.


Citato da internet

LE FUNZIONI DEL CANTO GREGORIANO

Le caratteristiche di semplicità e severità di questa musica, oltre a esprimere la concezione di una fede altrettanto semplice, austera e priva di incertezze, consentono al canto gregoriano di svolgere altre importanti funzioni, quali:


- Rendere solenne e autorevole il testo sacro, allo scopo di conferire maestosità e dignità al significato della preghiera;
- Garantire la comprensibilità delle parole cantate, consentendo a tutti i fedeli di declamare insieme i testi della liturgia;


                                    
Collegiata romanica castell'Arquato              L'interno della chiesa abbaziale borgognona a Tournus

LA MUSICA SACRA NEL MEDIOEVO

L'abbazia
Il canto gregoriano
  Durante tutto il Medioevo, all'interno di chiese e abbazie risuona il canto gregoriano ovvero la musica con la quale si esprime la religiosità dei fedeli nei rimi secoli della cristianità. La parola cantata ha infatti un ruolo di grande importanza nella vita liturgica di questi luoghi: essa accompagna le preghiere (inni e salmi) elevate nei vari momenti della giornata, la celebrazione della Messa e di altri riti della liturgia cristiana.





martedì 29 maggio 2012

ROBERT MOOG

 

Pioniere della musica elettronica, si laureò in ingegneria elettronica alla Columbia University. Fu l'inventore di uno dei primi sintetizzatori musicali a tastiera nel 1963, utilizzando le sonorità del Theremin. A partire dalla fine degli anni sessanta i sintetizzatori di Moog divennero i più apprezzati e il nome stesso "Moog" si tramutò in sinonimo di sintetizzatore. Proprio nel momento in cui il modello Minimoog stava per ottenere successo internazionale, Moog dovette vendere la proprietà dell'azienda omonima per la produzione di strumenti musicali da lui fondata, rimanendone comunque il direttore.
Questo strumento permise l'uso di sonorità nuove, tracciando un'innovazione nella storia della musica rock. Importanti furono contributi di musicisti come Herbert Deutsch e Walter Carlos che lo aiutarono nella progettazione. Fu proprio di Walter Carlos il primo successo discografico suonato interamente con il Moog: Switched on Bach. Molti gruppi usarono il Moog e il Minimoog, tra questi i Tangerine Dream. Tra gli utilizzatori di questo sintetizzatore anche Keith Emerson e Rick Wakeman.


citato da: http://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Moog